Attività Clinica e Diagnostica Strumentale

VISITA OCULISTICA COMPLETA

Generalmente, la visita oculistica di base si svolge prima con un esame esterno degli occhi, poi vengono eseguiti dei test specifici per l'acutezza visiva, la funzionalità pupillare, la motilità dei muscoli esterni dell'occhio, la misurazione della pressione interna degli occhi (tonometria) e, infine, l'esame del fondo oculare

LA PRIMA VISITA OCULISTICA: A CHE ETA'?

Se il bambino non presenta alcun sospetto di problema della vista, è bene effettuare la prima visita oculistica di controllo verso i tre anni e la seconda, più approfondita, a sei anni (è ormai consuetudine di tutti i Centri di Ostetricia e Ginecologia far visitare i bambini appena nati dal neonatologo: sarà sua cura prescrivere una visita oculistica se riscontrerà patologie e/o malformazioni)

Bisogna tenere conto che è spesso difficile per il genitore capire se è presente un difetto visivo. Il bambino è interessato  a quello che può toccare con le proprie mani: al bambino non interessa vedere le macchine lontane, ma vuole afferrare ciò che ha vicino a lui.

La diagnosi precoce di un problema oculistico migliora la prognosi e rende più efficace la riabilitazione visiva.
Per esempio uno strabismo può essere segno di gravi patologie, ma molto più frequentemente essere espressione di un deficit visivo. La sua precoce correzione favorisce il trattamento, spesso scongiurando un intervento chirurgico.
L'ambliopia (letteralmente "occhio ottuso", piu comunemente nota come “occhio pigro”), rappresenta un problema rilevante, con una prevalenza nella popolazione infantile tra l'1,5% e il 2,5% ed è  la causa più frequente di ipovisione unilaterale nelle persone di età inferiore ai 40 anni, più frequente dell'insieme di tutte le altre patologie oculari.
Perché si manifesti un'ambliopia è necessario che la causa che la provoca agisca nel periodo cosiddetto plastico dello sviluppo visivo che va dalla nascita fino ai 7-8 anni di vita. A quest'età l'apparato visivo, non completamente sviluppato, è molto sensibile ad ogni stimolo che sia qualitativamente o quantitativamente anomalo e tale sensibilità è tanto maggiore quanto minore è l'età del soggetto.
Per quanto riguarda la terapia dell'ambliopia, il trattamento di prima scelta è sempre rappresentato dall'occlusione (bendaggio), associata ad una correzione del difetto rifrattivo, quando presente. Utilizzando queste metodiche, l'ambliopia può essere curata con buoni risultati nella maggior parte dei casi, se la terapia è intrapresa precocemente,. La diagnosi precoce dell'ambliopia è infatti fondamentale per avere buone possibilità di terapia e guarigione, in quanto più precocemente è posta la diagnosi e maggiori sono le possibilità di ottenere buoni risultati, mentre oltre i 10 anni di età è molto difficile ottenere risultati soddisfacenti ed è quasi impossibile un buon recupero visivo, anche con trattamenti occlusivi prolungati.
Da ciò scaturisce l'importanza di effettuare una visita oculistica entro i 3 anni e una seconda prima di iniziare il ciclo scolastico elementare, in modo da poter effettuare un'efficace prevenzione e terapia dell'ambliopia.

 

LA VISITA OCULISTICA PERIODICA

Da 6 a 21 anni
E' questa un'eta' in cui il globo oculare continua a crescere, e la porzione di sistema nervoso centrale connessa all'occhio a plasmarsi. E' bene controllare periodicamente i giovani sani, e seguire con scrupolo i pazienti con qualsivoglia difetto di vista e/o patologia, per assicurare tutto il supporto necessario per l'eta'.
Per bambini/giovani senza difetti di vista riscontrati  precedentemente: una visita ogni 2-3 anni e comunque non appena si manifesti difficolta' nella visione per lontano o vicino, stanchezza o cefalea.
Per bambini/giovani con difetti di vista (miopia, ipermetropia, astigmatismo) e/o della visione binoculare e/o motilita' oculare (insufficienza di convergenza, strabismi etc.): una visita ogni anno, preferibilmente all'inizio dell'anno scolastico, o quando il paziente si lamenti di una diminuzione della vista e/o di cefalea.


Da 21 a 40 anni E' un'eta' in cui meno frequentemente, da un punto di vista statistico, si presentano nuovi problemi di natura oculare; pertanto per coloro che non hanno difetti e/o patologie diagnosticate e' sufficiente un periodico ma vigile controllo (ogni 3-4 anni salvo insorgenza di qualsiasi disturbo visivo). Per i giovani con difetti e/o patologie oculari e' bene non trascurarsi, assicurando una maggiore periodicita' dei controlli (12-18 mesi)


Da 40 a 60 anni
E' questa l'eta' in cui solitamente compare la presbiopia: l'occhio fatica a mettere a fuoco le immagini che provengono da vicino (per esempio nella lettura). Questa condizione puo' essere un buon pretesto per una visita oculistica, dal momento che alcune malattie oculari tra le piu' frequenti, quali il glaucoma, e molte condizioni sistemiche con ripercussioni oculari importanti quali l'ipertensione ed il diabete, si presentano con maggiore incidenza in questa fascia di eta'. Pertanto una visita completa di un medico oculista, ogni 1-2 anni, non deve essere trascurata.

Oltre 60 anni E' anche questa un'eta' delicata per la maggiore incidenza di alcune patologie oculari quali la cataratta, il glaucoma, le degenerazioni maculari, malattie di grande diffusione e peso sociale, che necessitano di un trattamento pronto ed adeguato. Molte sono anche le malattie sistemiche per le quali una visita oculistica e' in grado di fornire utili indicazioni. Visita annuale.